Il corso Tactical Combat Casualty Care (TCCC) nasce dal PHTLS (Prehospital Trauma life Support), della NAEMT, leader mondiale nell’educazione sulla gestione del soccorso in ambito pre-opedaliero, ed è il metodo di approccio alle vittime in campo tattico (campo di battaglia). Esso è riconosciuto come corso ufficiale, ed assimilato nei protocolli interni sulla gestione dei traumi, da parte dell’esercito statunitense, dal Comando unificato delle forze armate americane (USSOCOM) e, di conseguenza, dagli eserciti della coalizione NATO.
Nel 1970, il Capt. J. S Maughon, in un suo articolo pubblicato dalla rivista Military Medicine, riflettendo sulle vittime della guerra in Vietnam, annotò che, nel soccorso sul campo di battaglia, poco era cambiato nei precedenti 100 anni; infatti, per vedere miglioramenti nell’approccio ai feriti, si dovette attendere l’introduzione, nella formazione militare, prima del PHTLS militare, e poi, con le guerre in Iraq ed Afghanistan, del TCCC (creato negli anni 90, dalla comunità medica delle forze speciali americane che cercava un miglior sistema di risposta al trauma in campo tattico). Il TCCC, si dimostrò subito efficace a salvare le vite dei militari feriti (il 24% delle morti sul campo sono idealmente prevenibili), migliorando le cure sul campo (il 90% delle morti avvengono prima dell’arrivo in ospedale) e durante l’evacuazione, promuovendo metodologie e strumenti di lavoro validati dall’EBM ma anche dai continui feedback provenienti dal teatro operativo. Un esempio del lavoro svolto è la formazione diffusa e trasversale a tutti i combattenti, sull’utilizzo del laccio arterioso o tourniquet, il cui mancato utilizzo provocò, durante la guerra in Vietnam, circa 2500 morti. Si noti che mentre nel 2001 quasi nessun militare possedeva un tourniquet, nel 2017, grazie al programma formativo e scientifico del TCCC, nessun militare americano opera senza il proprio tourniquet a portata di mano.
Il manuale utilizzato per l’apprendimento è il PHTLS, Military edition, approvato dal College of Surgeons, dal CoTCCC (Committee on TCCC) e dall’ USSOCOM.
Il corso viene presentato in 3 formati: il TCCC-Provider (precedentemente TCCC for Medical Personnel), che si sviluppa in 2 giorni ed è progettato per il personale sanitario combattente, ovvero medici, infermieri, paramedici e medici, che operano per le forze armate, e i corsi TCCC ASM (All Service Members) e TCCC CLS (Combat Life Saver) progettati anche per il personale militare non medico, per fornire nozioni di primo soccorso in campo tattico per tutti i militari.
L’obbiettivo del corso TCCC è quello di eliminare le morti prevenibili sul campo, attraverso l’apprendimento dei seguenti punti chiave:
- L’importanza della superiorità di fuoco, dell’automedicazione e della comunicazione, durante lo scontro a fuoco;
- La gestione delle emorragie massive tramite l’utilizzo di tourniquet, garze emostatiche e presidi giunzionali;
- L’approccio valutativo al ferito, secondo l’algoritmo MARCH;
- Gestione delle vie aeree, della respirazione, dello shock, dell’ipotermia, e l’utilizzo di farmaci secondo linee guida approvate.
I corsi TCCC di NAEMT sono tenuti da un gruppo di istruttori esperti e ben addestrati, con un background professionale sia militare sia civile, tutti con esperienze in ambito tattico e bellico.
Il CoTCCC, comitato centrale del TCCC, che rielabora periodicamente le linee guida, in base ai feedback ricevuti dal campo, alla revisione della letteratura e ai dati ricevuti dalla comunità scientifica e dal Joint Trauma System, ha istituito un sito, Deployed Medicine (www.deployedmedicine.com), dove chiunque può trovare linee guida, filmati didattici ed approfondimenti inerenti il TCCC, accessibili gratuitamente.