Si è appena tenuta la sessione di aggiornamento degli istruttori AMLS all’ultima versione del corso.
La formazione in ambito preospedaliero (EMS), parallelamente al livello di cure fornite, si è evoluta in modo radicale. Inizialmente la formazione EMS si è concentrata molto sulla priorità principale delle cure di emergenza: la rianimazione. I corsi di formazione hanno affrontato gli importanti ruoli che i soccorritori EMS svolgono per rianimare i pazienti critici. Tuttavia, è diventato subito evidente che gran parte degli interventi EMS non riguardano casi di vita o di morte, ma piuttosto il trattamento di pazienti con malattie o lesioni anche gravi. È diventata evidente la necessità di una formazione sui “fondamentali” delle cure preospedaliere ai pazienti, ovvero parlare con i pazienti, identificare i loro bisogni fisici, psicologici e sociali, distinguere tra situazioni critiche o non critiche e comunicare con altri operatori sanitari per ottimizzare le cure ai pazienti. Questa consapevolezza fondamentale ha portato allo sviluppo dell’Advanced Medical Life Support (AMLS).
Le basi per il libro di testo e del corso AMLS si fondano su una premessa semplice, ma non facile da accettare: che, sebbene i soccorritori preospedalieri siano padroni di tecniche di rianimazione avanzata, i loro ruoli più importanti sono apparentemente “meno sexy” e si concentrano sul parlare e comprendere i pazienti, raccogliere e interpretare il sintomo principale e la storia medica del paziente, valutare l’impatto degli indizi forniti dall’ambiente, fornire empatia necessaria e supporto psicologico e integrare tutti questi elementi per creare un piano di gestione del paziente basato sulle migliori informazioni disponibili al momento. Questi componenti dell’assistenza preospedaliera richiedono formazione (abilità tecniche), istruzione (capacità di integrare informazioni varie e talvolta contraddittorie), ragionamento critico e abilità affettive (comprensione ed empatia per gestire pazienti con varietà di problemi emotivi, cognitivi o legate ad abitudini voluttuarie). Inoltre, questo richiede al soccorritore la capacità di comunicare tutte le informazioni necessarie con calma, chiarezza e senza pregiudizio, in sostanza, rendendo l’assistenza EMS … umana. In confronto a tutto questo, gestire un arresto cardiaco è di fatto una “passeggiata”.
Per ottimizzare l’apprendimento di questi aspetti del soccorso preospedaliero, il programma didattico AMLS è supportato e approvato dalla National Association of EMS Physicians e da una schiera di autori affermati. L’obiettivo di questo supporto è garantire una direzione medica del programma e che il soccorso preospedaliero sia e rimanga incentrato sul paziente e guidato dalla ricerca scientifica per garantire i migliori risultati prognostici possibili.
Pubblicato per la prima volta nel 1999, Advanced Medical Life Support (AMLS) è stato il primo programma di formazione EMS che ha affrontato in modo completo come valutare e gestire al meglio i pazienti in situazioni di emergenza medica. L’AMLS è ora riconosciuto a livello mondiale come il corso leader per la valutazione e il trattamento delle condizioni mediche in ambito preospedaliero. E in Italia questo corso non ha di fatto concorrenti.
La quarta edizione del corso AMLS rimane fedele alla filosofia AMLS di utilizzare il ragionamento critico quando si valutano i pazienti e si formulano piani di trattamento. Le presentazioni delle lezioni basate su casi clinici offrono agli studenti l’opportunità di una discussione interattiva. Le simulazioni su pazienti durante il corso sfidano gli studenti ad applicare le loro conoscenze a una varietà di situazioni realistiche, con pazienti simulati che manifestano condizioni critiche e non critiche, alcuni con necessità di trattamenti o trasporto d’urgenza, oppure altri che possono trarre vantaggio da un trasporto verso una sede alternativa.
L’approccio AMLS enfatizza l’identificazione precoce del quadro di presentazione iniziale o del sintomo principale del paziente. In aggiunta all’Algoritmo di Valutazione AMLS, viene fornita (1) una base di anatomia, fisiologia e fisiopatologia e (2) una presentazione efficiente ma approfondita dei risultati pertinenti della storia clinica, dell’esame fisico e delle diagnosi possibili, che migliora la capacità degli studenti di restringere le diagnosi differenziali del paziente. Tutti i soccorritori che operano in ambienti preospedalieri siano essi paramedici, soccorritori di base, infermieri o medici, ma anche i sanitari ospedalieri che valutano pazienti nel dipartimento di emergenza o che intervengono nei reparti come operatori dei Medical Emergency Teams, necessitano di competenze nel ragionamento clinico e nel processo decisionale per determinare con precisione le diagnosi probabili e avviare il trattamento idoneo.
Sebbene il libro di testo e il corso AMLS siano stati scritti pensando ai soccorritori avanzati, NAEMT incoraggia tutti i tipi di soccorritori preospedalieri a seguire un corso AMLS, riconoscendo che il ragionamento critico è importante a tutti i livelli. In qualunque momento del proprio iter professionale venga seguito, il corso AMLS prepara e migliora la capacità del clinico preospedaliero di prendersi cura della maggior parte dei propri pazienti.
In Italia, questo corso è presente dall’anno 2000. Fin dalla sua introduzione il corso AMLS ha dimostrato la sua forza nel cambiare il modo di approcciare la valutazione di un paziente internistico. Sono passati 25 anni ma la forza dell’AMLS rimane immutata.
Si riporta quanto scritto nella prefazione dal Dott. Geminiano Bandiera, responsabile in Italia del programma didattico AMLS e GEMS di NAEMT: “Le sfide, per un professionista dell’emergenza, rappresentano il pane quotidiano e per affrontarle con serenità occorrono, oltre a precise abilità tecniche, preparazione ma soprattutto un piano d’azione su cui convogliare le energie e le risorse a disposizione. A questo può essere ricondotto in estrema sintesi il target formativo del corso Advanced Medical Life Support della NAEMT, nato negli USA alla fine degli anni ’90 del secolo scorso per formare alle emergenze mediche i paramedici preospedalieri ed adottato in Italia con l’inizio del nuovo millennio. Chi di noi ha avuto la fortuna di accompagnare questo corso fin dall’inizio ben ricorda le difficoltà di renderlo fruibile nel variegato mondo dell’emergenza preospedaliera italiana. Come impostare un corso che ambiva a fornire non solo “skill advanced”, il target maggiormente perseguito dalla formazione emergenziale, ma anche elementi di comprensione ed adeguamento al contesto, di relazione modulata? Come condurre in soli due giorni i discenti all’obiettivo di acquisire un metodo di ragionamento clinico che permettesse loro di destreggiarsi nel mare magnum dell’emergenza e della patologia medica? Come adattare le modalità didattiche ad una platea eterogenea, formata sia da medici che da infermieri, comunque, di diversa esperienza ed estrazione? Devo ringraziare Alberto Adduci, mentore di NAEMT Italia, per avermi dato la possibilità di tentare una definizione di cosa rappresenti oggi il corso AMLS.
Advanced, ha identificato ed identifica certamente un corso destinato ad operatori “esperti” ma significa anche che affronta tematiche complesse e che lo fa utilizzando strumenti formativi avanzati. Nei primi anni dalla sua introduzione in Italia, Advanced ha significato principalmente pertinenza con “skill advanced”; oggi si è talmente evoluto che l’attenzione si è spostata maggiormente sul ragionamento clinico applicato ai contesti di emergenza, senza tralasciare le capacità tecniche, e quindi applicabile anche al contesto intra-ospedaliero.
Medical indica l’ambito della Scienza Medica del quale si occupa, quella internistica appunto. Lo fa però nell’ottica dell’emergenza, con la consapevolezza che in ogni caso nulla è dato per scontato, che il paziente viene categorizzato dall’operatore, escludendo ad esempio la pertinenza traumatologica piuttosto che cardiologica, secondo un ragionamento clinico che deve essere di rapida esecuzione ma esaustivo ed adattabile, basato sulle conoscenze advanced che il soccorritore deve possedere a prescindere e sulle skill advanced che deve aver acquisito durante il proprio percorso.
Life intende non solo l’ambito emergenziale, salvavita, ma in senso lato un approccio olistico rivolto alla gestione della complessità di un individuo malato: la relazione, l’empatia, la comunicazione, la capacità di inquadramento e di risoluzione dei problemi, una sorta di case manager dell’emergenza, estremizzando il concetto.
Support racchiude infine il senso ultimo di un approccio, supportivo e globale, che al di là delle competenze tecniche, garantisce il sostegno alle funzioni vitali e l’applicazione di terapie specifiche. Un metodo, una filosofia quasi, ben attenti a non perdere di vista l’approccio pratico. Buona lettura, buon corso e soprattutto buona applicazione nella vostra attività professionale quotidiana. “
Sarà presto disponibile anche una versione tascabile, che nasce come complemento naturale del libro di testo ufficiale AMLS. Le conoscenze indispensabili, illustrate con grande semplicità e inserite in un flusso cognitivo-decisionale concreto e realistico, rappresentano perfettamente la base di competenza che deve essere il fondamento di ogni attività in Emergenza Urgenza. Il testo AMLS e questa versione “bignami” evidenziano in particolare il bagaglio comune, patrimonio di professionisti differenti, medici e infermieri, la cui condivisione è non solo necessaria al buon funzionamento del team, ma soprattutto è cruciale per l’esito dei nostri pazienti.
Grazie al supporto e all’entusiasmo continuo di tutti gli istruttori AMLS attraverso il quale questo programma continua a suscitare estremo interesse e che meriterebbe forse una diffusione ancora maggiore.
Dott. Alberto Adduci


