L’idea di “ampliare” la formazione PHTLS nel contesto alpino impervio
Già dal 2013 i tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico possono usufruire di una formazione di primo soccorso per le vittime di trauma in ambiente impervio montano mediante il BTLS (Basic Trauma Life Support). Nella primavera del 2020 grazie alla SNaMed e agli istruttori estremamente competenti ed esperti, si decide di far parlare la stessa lingua anche ai sanitari del CNSAS, in merito alle problematiche traumatologiche insegnata ai tecnici.
La scelta della filosofia NAEMT ha consentito di avere la giusta elasticità per plasmare sulle proprie esigenze la metodologia di approccio e trattamento del soggetto traumatizzato insegnata dal PHTLS (Pre Hospital Trauma Life Support).
Grazie ai feedback dei discenti e degli istruttori interessati, gli argomenti del corso sono stati adattati in modo sempre più mirato alle esigenze del Corpo, che si discostano, in parte, da quelle che si possono incontrare nel soccorso civile/urbano.
Ad oggi la SNaMed conta 37 istruttori operativi, 7 in fase di formazione, 3 di-rettori di corso e 3 coordinatori di corso, armonizzati da Gianluca Facchetti direttore del centro di formazione, e da Guido Ferrero, in veste di coordinatore nazionale. Dal 2021 ad oggi sono stati svolti venti corsi, con più di trecento medici e infermieri del CNSAS formati e certificati PHTLS NAEMT. Vista la peculiarità del programma, che rende unico a livello mondiale il format del corso, e viste le molteplici richieste di partecipazione che giungevano da sanitari non appartenenti al Corpo, in accordo con la Direzione nazionale si è deciso di aprire il corso a chiunque fosse interessato.